Art. 9, comma 3, DPCM 22 settembre 2014
L’indicatore di tempestività dei pagamenti rileva il tempo medio di ritardo del pagamento delle fatture rispetto alla data di scadenza.
E’ stato calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo di corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento.
Nel calcolo entra quindi in gioco anche il valore delle fatture così che ogni fattura peserà sull’indicatore in misura proporzionale al proprio importo.
La disciplina si applica a tutti i contratti che comportano la consegna di merci o la prestazione di servizi.
Anno 2018 | Spese correnti | Spese in c/capitale | Tempi medi totali |
I° Trimestre | -4,83 | -4,40 | -4,75 |
II° Trimestre | -2,61 | -8,68 | -3,20 |
III° Trimestre | -3,69 | -5,26 | -3,91 |
IV° Trimestre | -4,39 | -13,01 | -6,29 |
Totale Anno 2018 | -3,79 | -7,90 | -4,45 |