Indicatore di tempestività dei pagamenti – Anno 2014

Art. 9, comma 3, DPCM 22 settembre 2014

L’indicatore di tempestività dei pagamenti è stato calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo di corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento. Nel calcolo entra quindi in gioco anche il valore delle fatture così che ogni fattura peserà sull’indicatore in misura proporzionale al proprio importo. La disciplina si applica a tutti i contratti che comportano la consegna di merci o la prestazione di servizi, considerando anche i pagamenti che hanno titolo in contratti di appalto di lavori pubblici.

2014
Giorni di ritardo x Importo pagato/
Importo pagato
4,48

Nota: Si precisa che i dati pubblicati nella serie storica 2011 – 2013 rilevavano invece il tempo medio di pagamento (non il ritardo e non ponderato all’importo) e non consideravano i pagamenti relativi a lavori (Art. 33 D.Lgs. 33/2013).

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