La Terra del Boiardo

Situato ai piedi dell’Appennino Reggiano, Scandiano è il comune maggiore della provincia di Reggio Emilia e uno dei maggiori centri economici. Il suo patrimonio di storia e di arte lo configura come una vera “piccola capitale”, fra le più interessanti della regione. Da qui proviene una importante scultura neolitica, la celebre Venere di Chiozza, ora ai Musei Civici di Reggio Emilia. La felice posizione geografica ha determinato già nel Medioevo un ruolo centrale di Scandiano come realtà storica ed economica.

Nel primo Quattrocento il territorio entra a far parte dei domini estensi ed è governato da esponenti della illustre famiglia Boiardo. Tra Cinque e Settecento si avvicendarono i Tiene, i Bentivoglio e di nuovo gli Este: ciascuna di queste dinastie portò significativi contributi al prestigio e allo sviluppo della zona, edificando dimore e fortilizi ed incrementando l’attività agricola e manifatturiera.

Il comune è parte integrante del Parco Culturale dell’Ariosto e del Boiardo: un percorso che si snoda nel territorio provinciale toccando i luoghi che hanno ispirato le opere dei due grandi autori.

Il Comune di Scandiano ha aderito al movimento internazionale Cittaslow, riconoscendo e condividendo la necessità che lo sviluppo delle comunità locali si fondi sulla capacità di ritrovare una propria identità, visibile all’esterno e profondamente vissuta all’interno.

Il territorio di Scandiano è celebre anche per i prodotti tipici, quali il formaggio parmigiano reggiano, i deliziosi salumi realizzati artigianalmente e il raffinatissimo aceto balsamico di origine medievale. Molto ricca la gamma dei vini dal Bianco Classico al Lambrusco Reggiano con significativa presenza di vitigni autoctoni e rari.

I MONUMENTI

Il monumento artistico di maggiore interesse storico e culturale è rappresentato dalla Rocca dei Boiardo, un vasto ed articolato edificio, dotato di raffinata e possente torre angolare a picco sul fossato perimetrale. Si estende in tutta la sua magnificenza su una superficie di 500 mq, dominando il centro storico del paese.

All’interno si trovavano magnifici affreschi di Nicolò dell’Abate, insigne pittore di Scuola Bolognese: scene dall’Eneide dipinte attorno al 1540, ora alla Galleria Estense di Modena.

Il primo nucleo della costruzione risale al 1315 e rivela finalità soprattutto difensive.

In seguito fu  adattato a residenza signorile dai Boiardo e ancora dai Tiene e dagli Estensi, che vi impressero i segni del lusso. Il castello mostra evidenti i segni della sua storia. Al Medioevo sono da ascrivere la torre posterla e alcune membrature pensili esterne, al Rinascimento l’elegante portico del cortile, allo stile barocco lo scalone scenografico, le bifore architravate sul cortile, gli stucchi dell’appartamento estense.

Nel centro storico si segnalano la Torre Civica quattrocentesca, divenuta in seguito Torre dell’Orologio, la settecentesca chiesa di S. Giuseppe e la chiesa parrocchiale, con pregevole torre campanaria coeva, dedicata alla Natività di Maria. Qui si trova una preziosa immagine di Santa Caterina d’Alessandria, patrona di Scandiano, di mano del Passerotti, esponente di punta della pittura bolognese del secondo cinquecento.

A circa due km dal capoluogo merita d’essere visitato il Castello di Arceto, tipico esempio di Castello Medioevale ben conservato, dove sono ancora leggibili i circuiti delle fosse e delle mura, con tracce del ponte levatoio, del rivellino e della torre pusterla. All’interno si trova il borgo, l’oratorio dedicato a San Rocco e la rocca vera e propria, cuore della difesa militare del castello. La costruzione del castello viene collocata nella seconda metà del X secolo per opera dei vescovi di Reggio. Ebbe un ruolo autonomo fino al ‘400, poi seguì le vicende di Scandiano e delle casate ivi dominanti.

Sito Terra del Boiardo

Percorsi di valorizzazione turistica

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